domenica 26 giugno 2016

Sotto sotto..... sottoveste!

A volte mi capita di realizzare un abito (o comprare, di tanto in tanto faccio shopping anch'io) e provandolo alla luce del sole, scoprire che il tessuto è un po' troppo trasparente per i miei gusti.
Le trasparenze possono anche essere di moda, ma il nude look lo lascio alle donne che hanno un senso del pudore diverso dal mio.
Come salvare un vestito da un crudele destino che parte dall'oblio nel fondo dell'armadio e finisce in un sacchetto per la Caritas senza essere mai indossato?
-Soluzione 1: (non sempre applicabile) Foderare l'abito .
-Soluzione 2: (sicuramente la migliore) Procurarsi una sottoveste .
Penso che la sottoveste sia uno dei capi che non devono mai mancare nel guardaroba di una donna, sia per coprire ciò che certe trasparenze non dovrebbero mostrare, sia per l'interessante effetto che ha su mariti e fidanzati (provate ad indossarne una al posto del pigiama prima di andare a dormire...).
Che la sottoveste sia di jersey o di raso, che abbia spalline larghe o sottili poco importa, io la preferisco bianca nera o cipria, ma nulla vieta di poterne abbinare il colore all'abito con cui si è deciso di coordinarla.
La sottoveste che vedete in queste foto vi fa chiaramente capire su quale opzione è caduta la mia scelta.
Ho scelto di realizzare un modello con gli spallini sottili in crepe satin bianco, tagliato in sbieco dalla linea morbida che non segnasse troppo la vita.

Ora non mi resta che sbizzarrimi con gli abbinamenti.








lunedì 20 giugno 2016

Tutorial: shopper salvaspazio



Per molto tempo il mio post più visualizzato è stato il tutorial su come realizzare una shopper in tessuto (vedi qui), oggi ve ne presento una versione salvaspazio semplicissima.

Occorrente:
  • tessuto di cotone.
  • sbieco di raso o di cotone.
  • filato per cucire.
  • macchina da cucire. 
  • una shopper in plastica.
1) Prendere una shopper di plastica e tagliare le giunture del fondo e dei manici.
 

2) Aprire le piegature della borsina e con un pennarello ridisegnare i manici dandogli una larghezza di cm6, raddrizzare eventuali imperfezioni.
 

3) Ritagliare le parti in eccesso.
 

4) Appoggiare il modello sul tessuto piegato a metà, posizionando il fondo della borsina sulla linea di piegatura del tessuto,segnare con il gesso almeno due centimetri in più alla lunghezza dei manici. Tagliare il tessuto seguendo il modello.
 

5) Tagliare anche un rettangolo di stoffa dagli angoli smussati dalle dimensioni di cm26x14 che diventerà la tasca.
 

6) Piegare la tasca a metà (tenendo diritto contro diritto) e cucirla sui tre lati lasciando aperto uno spazio di almeno 3 cm per rigirarla (tutte le cuciture sono fatte con filo bianco per una migliore visione).
 

7) Rivoltare la tasca dal diritto, stirarla e applicarla con un impuntura a filo sulla borsa in posizione centrale.
 

8) Cucire insieme due manici tenendo rovescio con rovescio (io ho usato un punto di sorfilo, ma essendo una cucitura all'inglese si può cucire con la lineare a mm3 dal margine).
 

9) Stirare la cucitura, rivoltarla e ricucire dal rovescio a 7 mm.
 

10) Bordare con lo sbieco la parte laterale del manico appena cucito, e la parte centrale dell'apertura della borsa.
 

11) Ripetere sull'altro manico le procedure dei punti 9 e 10 e bordare la parte laterale.

12) Cucire i lati della borsa tenendo rovescio con rovescio come il punto 9.
 

13) Stirare, rivoltare le cuciture dei lati e ricucire dal rovescio a 7 mm.
 


14) Facoltativo per dare profondità, piegare il fondo in modo in modo da formare due angoli da 45° rispetto alla cucitura laterale e cucire perpendicolarmente a 3 cm dallo spigolo. Ripetere la stessa operazione sull'altro lato.
 

La borsa è pronta, ora basta ripiegarla e rivoltare la tasca  per ottenere un pacchettino dal minimo ingombro.

 

 


 

lunedì 13 giugno 2016

Camicia all'americana


La scorsa settimana c'è stato il mio compleanno, da un paio d'anni questa ricorrenza non fa che rendermi sempre più triste e arrabbiata (se vado avanti di questo passo, quando sarò centenaria al posto di spegnere le candeline picchierò qualcuno!).
Sono arrabbiata con me stessa perché ho lasciato passare un altro anno senza migliorare la mia situazione lavorativa (non mi sembra di volere l'impossibile quando cerco un lavoro che sia soddisfacente dal punto di vista professionale ed umano, giustamente retribuito e non troppo lontano da casa?), capisco che siamo in un momento di crisi, ma non posso incolpare il mondo perché io non riesco a trovare un lavoro decente. Sono stanca di contrattini senza futuro, del mobbing di alcune colleghe e di aziende che si spacciano per prestigiose quando invece sono ad un passo dal fallimento.
Insomma non sono dell'umore adatto per essere creativa, ma ho comunque cercato di fare qualcosa per il blog (quando prendo prendo un impegno cerco di portarlo a termine), ed ho fatto una camicia sperando che mi risollevasse il morale (invano).
Era da tempo che volevo realizzare una camicia con il giromanica all'americana, ma ora che l'ho finita ci vedo un sacco di difetti e sembra che manchi qualcosa..... un particolare che le dia personalità, grinta o che ne so......
Visto il risultato dovrò riprovarci a mente serena fra qualche mese o qualche anno o addirittura qualche decennio....








lunedì 6 giugno 2016

Ritorno alle origini

 
I periodi di vacanza, i week end lunghi, le festività infrasettimanali dovrebbero essere i momenti migliori per occuparmi del blog, in realtà avere una famiglia lascia molto poco tempo libero a disposizione e c'è sempre qualche imprevisto che mi costringe a rimandare i miei progetti a tempi successivi.
Poco male, in questo modo ho l'occasione per pubblicare cose realizzate in passato ma che non avevano ancora trovato una collocazione nel blog, e che tenevo da parte per il momento adatto, come questi abitini che ho creato per la bambola più famosa del mondo.
Se ripenso a come ho iniziato a creare vestiti, i primi ricordi che ritornano alla mia mente sono quelli di quando ero una bambina e con pezzetti di stoffa, qualche nastro e delle spille facevo degli abiti alla mia Barbie.
Quando la mia committente più esigente mi ha chiesto di realizzare dei capi per le sue bambole non ho potuto fare altro che accettare con entusiasmo, è stato un po' come tornare bambina, anche se realizzare modelli e cucire per le dimensioni della Barbie presenta non poche difficoltà, oltre che certi tipi di finitura sono praticamente impossibili da fare.
Visti i risultati (e le richieste di mia figlia) probabilmente creerò altri abiti da bambola (ho altre idee in mente), fatemi sapere cosa ne pensate.