domenica 29 marzo 2015

Bermuda


Comunicato ufficiale: il Bermuda che vedete nelle foto di questo post è un esperimento, una valutazione pratica di una base di pantalone che avevo nel mio archivio modelli e del quale non ricordavo l'esistenza.
Ora che l'ho confezionato posso modificare il modello in modo da renderlo decente.
Sono spiacente di aver deluso i miei numerosi follower alla ricerca un nuovo spunto per il look delle feste pasquali (ah ah ah, l'autoironia è proprio il mio forte).
Siccome ho imparato a trovare delle cose positive dai miei fallimenti, ecco le nuove lezioni di vita che aggiungerò al mio personale bagaglio di esperienze:
  1. Luisa non può indossare pantaloni essendo sprovvista di gambe, e fotografarli attaccati con gli spilli non è una soluzione al problema (visti così sembrano i mutandoni di mio nonno stesi ad asciugare).
  2. Non mi piace cucire pantaloni (ed infatti mi riescono malissimo), forse è meglio che lasci quest'incombenza a chi lo sa fare meglio di me.



domenica 22 marzo 2015

progetti


 Con il modello di oggi posso finalmente dire che è finita la fase di revisione delle mie basi di camicia (temporaneamente, una brava modellista di tanto in tanto ritocca le sue basi ).
Questo non vuol dire che non vedrete più camicie nel blog (ci speravate vero?), ne farò ancora ma cercherò di fare dei modelli più "fantasiosi".
Ora che si è concluso questo ciclo, davanti a me si apre un orizzonte con mille idee da realizzare e mi paralizza l'imbarazzo della scelta.
Sto cercando di preparare una scaletta dei prossimi post:
  • ho notato che il mio post più visualizzato è un tutorial, quindi cercherò di farne ancora in futuro.
  • in questo blog  mancano dei pantaloni, delle giacche e delle tute, vedrò di rimediare a questa assenza.
  • è da tanto che non realizzo un cappello o una borsa e ne sento la mancanza.
  • nella mia dichiarazione d'intenti all'apertura del blog avevo promesso di pubblicare anche i miei disegni, non l'ho ancora fatto, ma appena mi sentirò ispirata ne vedrete uno.
Non dico che farò tutto in quest'ordine o che nel prossimo post troverete una di queste cose (potrei anche pubblicare una ricetta di cucina), ma per ora sono le mie priorità anche se ho anche un sacco di idee per creare nuove gonne, abiti e altre immancabili camicie.

 











domenica 15 marzo 2015

Tutto è cominciato un anno fa....




Un anno fa ho fatto un colloquio di lavoro per un'azienda importante (meglio non fare nomi).
Mi ero preparata psicologicamente, ho curato il look in modo da non sembrare "una barbona" (ho sempre il terrore di sembrarlo) e mi sentivo sicura di potercela fare.
Non è andata bene.
Forse non ho saputo giocare bene le mie carte, probabilmente a quella selezione partecipavano delle persone più qualificate di me (magari anche libere da impegni familiari..).
Potevo cadere nella depressione (avevo bisogno di un lavoro), ma ho incassato il colpo,  da quel momento il mio mantra è  diventato "sono loro che perdono me, non io che perdo loro".
Quel fallimento mi ha fatto capire una cosa importante: non posso pensare di relegare la mia creatività al solo ambito lavorativo.
La creatività è importantissima per me, se non lo fosse non avrei certo seguito il percorso di studi che ho fatto e mi sarei accontentata di lavori più sicuri e monotoni.
Fare ogni giorno un'attività che mi permetta di concretizzare le mie idee è una delle cose (oltre alla mia famiglia) che mi rende più felice e appagata , e se non posso farlo sul lavoro devo trovare il modo di occuparmene nel tempo libero, anche senza guadagnarci nulla, anche se le mie creazioni non piacciono a nessuno (oltre a mia madre e a mia sorella).
E' stata questa la scintilla che mi ha portata ad aprire il mio blog, avevo bisogno di un impegno fisso su cui riversare la mia fantasia, anche senza fare grandi cose (tipo il vestito che vedete nelle foto di oggi), solo per il piacere di creare e per tenermi in allenamento (il mio attuale lavoro non prevede la realizzazione di cartamodelli su carta).
Non ce l'ho con l'azienda che mi ha scartata (se dovessero richiamare domani ci farei un pensierino), anzi quel no mi ha permesso di crescere e diventare più sicura di me stessa, ed in fondo il pensiero di essere stata presa in considerazione è già una piccola soddisfazione.



domenica 8 marzo 2015

Avrei delle domande.........


In queste giornate di fine inverno mi capita di pormi questa domanda:
Come fanno le fashion blogger a farsi fotografare in esterno indossando look estivi mentre le temperature della location sono praticamente sotto zero? Avranno l'antigelo nelle vene? Avranno un'assistente con cappotto sotto braccio e thermos di the caldo in mano pronto ad intervenire  fra uno scatto e l'altro?
Mi piacerebbe proprio saperlo, perché avrei un'altra domanda:
Perché se solo penso (e sottolineo penso) di indossare una giacca un po' meno pesante mi prendo una bronchite?
Mi ritengo fortunata, la protagonista delle mie foto è Luisa (il mio manichino), se durante quest'inverno avessi fatto io da modella per le mie creazioni ora sarei in un sanatorio.







domenica 1 marzo 2015

non si butta via niente!


Questo è un periodo di piccoli e grandi cambiamenti.
Ho cambiato ufficio, sono stata spostata in un'area dell'azienda (forse) più congeniale alle mie capacità.
Sto lavorando ad un progetto importante (sono terrorizzata dall'idea di combinare un gran pasticcio).
Sto progettando dei nuovi capi per la primavera (non so perché, ma mi sento in colpa quando creo qualcosa di primaverile durante l'inverno, forse non voglio far prendere freddo al mio manichino Luisa mentre la fotografo in esterno).
Sto cercando di mettere ordine sulla mia area di lavoro a casa (vediamo se dura più di mezz'ora), e trovandomi fra le mani un pezzo di velluto a costine ho pensato di farci un gilet.
Il tessuto era veramente poco, ma mi dispiaceva buttarlo via e ho faticato parecchio per ottenere il risultato che vedete nelle foto: ho alternato momenti di soddisfazione mentre cominciava a prendere forma, momenti di sconforto quando lo provavo sul manichino, momenti di ansia mentre scucivo tutto e pensavo a come riparare i danni.
Ora guardandolo penso che ne è valsa la pena (anche se avrei potuto stirarlo meglio!)